TRAMA
Agnese è una contadina che ha superato i 50 anni, grassoccia, con un vocabolario limitato per cui preferisce parlare poco, tanto da sembrare burbera. Il marito, Palita ,comunista sospettato di militare tra i partigiani viene deportato dai tedeschi e poi ucciso. Allora Agnese addolorata ma tanto arrabbiata contro il regime inizia segretamente a collaborare con i partigiani facendo la "staffetta" ossia portando notizie, cibo, armi e tritolo, da un paese all'altro. Le cose precipitano quando un soldato tedesco, ospite dei vicini, uccide per gioco il gatto di Palita. Agnese aspetta la notte e non appena si addormenta ubriaco gli fracassa la testa con il calcio del suo stesso mitra. Immediatamente i tedeschi le bruciano la casa per cui è costretta a fuggire e a nascondersi tra i partigiani sulle montagne.I compagni la conoscono e nutrono grande stima per questa donna rozza, di poche parole e forte, robusta ed intelligente : si occuperà delle provviste e cucinera' pasti caldi per tutti . Ma proprio quando la guerra sta per finire e i tedeschi sono in ritirata il battaglione partigiano subirà una drastica sconfitta e Agnese dovrà tornare a fare la staffetta, dove l'aspetta un destino amaro.
Recensione
Il discorso diretto rende la lettura assai scorrevole e le vicende impiantate tutte sulla forza del ceto contadino e popolare appassiona sin dalla prima pagina.
La storia (autobiigrafica) si svolge dal settembre del 1943 alla primavera del 1945. I luoghi non vengono citati ma sappiamo che sono le Valli di Comacchio, in Romagna.
Agnese è uno di quei personaggi che ti entra immediatamente nel cuore e sarà destinato a rimanerci per sempre. È un'eroina in un contesto storicamente maschile : la lotta partigiana. Sull'emancipazione delle donne siamo abituati a vedere salotti, caffè letterari, la media ed alta borghesia di alto livello scolastico; invece Agnese è una contadinotta avanzata negli anni che conosce poche parole e possiede poco più di una sottana ed un paio di ciabatte. È così che va a morire, con i suoi unici abiti ed un paio di ciabatte. Ma prima di morire lotta e lotterà per sempre nella memoria della resistenza italiana tutta al femminile.
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